No comment.

Ieri siamo state molto baltiche. E anche molto ma molto babbione, per la gioia della PAOLA, così può dire te l’avevo detto.

Il tempo non era bello ma quanto meno non pioveva e siamo partiti alla volta di Kołobrzeg, che è un porto da cui partono anche i traghetti per la Svezia.

Ci sono 40 km, ci metterete un’oretta, ci sono dei grandi parcheggi a ridosso del porto, seguite le frecce, c’è una bella passeggiata, il molo, il faro, un centro storico.

Abbiamo fatto tutto bene, siamo arrivate ad un punto in cui c’era un sacco di gente e di traffico e dei parcheggi a pagamento, con l’omino che prende i soldi: sono sempre delle robe sterrate che dopo la pioggia uno prega di non trovare le sabbie mobili. Per cui, visto il traffico, entriamo qui che parcheggiamo.

Poi abbiamo chiesto all’omino Scusi, per la spiaggia? E lui si è messo a sproloquiare, così ci siamo messi a camminare per dove andavano tutti. Però tutti andavano da tutte le parti.

Dopo mezz’ora abbiamo deciso che così non si andava avanti: stavamo uscendo dalla città, non si vedeva traccia di mare, Fabullo era devastato perché i marciapiedi sono pieni di buche.

Per cui abbiamo pensato di aver sbagliato posteggio, bisognava proseguire ancora in macchina. Tornati indietro, preso la macchina, e ripreso la strada e il mare non c’era. Che poi è sempre il Baltico, mica il lago di Candia, con tutto il rispetto per il lago di Candia. Ci siamo ritrovate all’imbocco della città e abbiamo nuovamente seguito le frecce per il porto e siamo tornate... al mitico parcheggio. Solo che abbiamo capito che, uscite di lì, bastava camminare girando a sinistra invece che a destra  e il mare era lì, a pochi metri.

E allora ci siamo andati, solo che ormai erano le cinque e faceva freddino. Però ci siamo stati un’oretta lo stesso ed è veramente un bel posto. Per cui abbiamo deciso che domenica prossima ci torniamo. Stavolta saremo moooolto più furbe.

Alla fine non so se Fabullo ha apprezzato la gita, se non altro si sarà distratto. Ieri mattina sono andata in farmacia per l’occhietto, che comunque non sta peggiorando. Kamila mi aveva già detto che non mi avrebbero dato l’equivalente del nostro Tobral senza prescrizione. E infatti mi hanno propinato delle goccine alla camomilla, fiordaliso e qualcos’altro che non ho capito, prodotte a Pisa, giuro.

Oggi Kamila mi porta il farmaco che lei ha già in casa e, se la situazione non ci ispira, chiamiamo il dottore e ci facciamo fare una prescrizione.

Decidiamo che sarà una settimana piena di ottime notizie.

Buona giornata.

Angela