Fuori è già chiaro, il cielo è già limpido, il sole sorge
dalla finestra della cucina e io non posso essere accusata, per una volta, di
essere in estasi per ciò che c’è nella tazza: perché è la marmellata della
PAOLA, al limone, con tanto di scorze dentro, lo zucchero con l’aspro, roba da
mangiarne il vasetto intero seduta stante. Per cui la suddetta PAOLA stava per
esplicitare una considerazione di mentecattaggine, ma ha dovuto ricacciarla
indietro. Non so se far che mangiarla tutta o nasconderla prima che gli altri
ci mettano le zampe sopra e addio, adesso ci penso.
Così vi conto la giornata di ieri, positiva ma da manicomio (per intanto vi pregherei di farvi gli affari
vostri di fronte alle domande che riguardano la tastiera appiccicosa).
Siamo arrivati ad Orbassano per la valutazione sui sistemi
di comunicazione, puntualissimi nonostante la tangenziale, apro il portellone e
scopro di non aver preso il seggiolino per il bagno. Ecco. Per cui Fabu sarebbe
stato nervosissimo, perché in piedi io non la faccio, seduto direttamente
neanche perché io voglio stare solo nell’atto suddetto, nel pannolino come i
poppanti neanche. E ovviamente non ci serviva un bambino nervoso per la
valutazione. Avrei voluto auto investirmi con la macchina, giuro.
Ovvio che l’unica soluzione era mettere un pannolino. Altrettanto
ovvio che apro lo zaino del cambio e di pannolini dentro non ce n’erano.
Per cui saliamo, entro in sala d’attesa e già mi vedono sul
devastato andante. Spiego l’accaduto e quanto sono idiota e una mamma
simpaticissima mi dice: lascia stare e guardami i piedi. Io abbasso gli occhi e
aveva due scarpe diverse, giuro. Ci diciamo che era una storia da calcio
spettacolo, finale di coppa con il Barcellona per intenderci!!!!!
Poi arriva la logopedista che aspettavamo e cominciamo:
dovevano far vedere quanto è bravo Fabu a leggere perché capisse bene e Fabu
continuava a guardare per aria e indicare me. Per cui esco, non ci sono santi.
A quel punto decido di andare a comprare i pannolini
cercando di metterci 5 minuti 5. Esco e non trovo le chiavi della macchina,
apro la borsa, rovescio le tasche, tolgo la giacca, rimetto la giacca, mi metto
sul cofano a rovesciare la borsa, dico milleetrecento parole, finchè qualcuno
mi fa sobbalzare: Scusi, va tutto bene? Mi giro pronta a spiegare che non va
tutto bene, che sono in piedi dalle 5, che non ne ho ancora imbroccata una che
sia una, che ho fretta perché possono richiamarmi per parlare di Fabullo visto
che c’era una persona venuta apposta per noi, che le sembra una domanda furba
da fare….
E vedo che la domanda in questione me l’avevano fatta due
giovanotti scesi da un’auto grigia con una striscia gialla e scritto il numero
117, non so se mi spiego. A quel punto volevo spiegare loro che già un po’ di
tempo fa qualcun altro mi ha fatto il test dell’alcool ed ero ancora offesa
adesso, che non guadagno niente sul serio visto che non lavoro e quindi cosa
cercavano me che c’erano tanti ma tanti altri soggetti a cui rivolgersi
eccetera eccetera. Poi ho pensato che non era il caso, e, soprattutto, ho visto
che guardavano il delirio della mia borsa e cercavano di non ridere. Per cui ho
spiegato che non trovavo le chiavi e anche la storia dei pannolini e tutto
quanto. E intanto che parlavo ho trovato le chiavi: in tasca, ma prima non c’erano,
giuro. Uno ha fatto delle considerazioni su sua moglie, sempre cercando di
rimanere serio. Vabbè, se non altro avrò regalato 5 minuti di buon umore a
qualcuno.
Comunque: la valutazione è andata benissimo. La logopedista
Valentina ha chiamato un tecnico che il 19 ci porterà a vedere e a provare un
sistema fatto come un ipad un po’ più grandino, che può essere comandato sia a
touch che a controllo visivo: l’obbiettivo è cercare una modalità di lettura e
scrittura che sia il più semplice possibile, poco faticosa, in modo che gli
piaccia molto e lo motivi, per poi passare a cose più difficili che implichino
anche una rieducazione motoria, ad esempio con la mano.
Insomma, vediamo un po’.
Poi abbiamo messo il mitico pannolino fra mille storie e
mano che indicava il bagno: allora in piedi, perché non c’è il seggiolino? No no
no.
Abbiamo fatto le vibrazioni già che c’eravamo e siamo
tornati a casa, a quel punto erano quasi le due.
Prendo l’autostrada a Torino, telepass, giuro; arrivo a San
Giorgio e la sbarra non si apre. E’ che lei non risulta entrata da nessuna
parte. Eh no, eh?????????????????????? Lo sa che potrei abbatterla? Lo sa?
Non erano nemmeno le tre. Sarei andata a dormire seduta
stante.
Però tutto bene.
Buona giornata.
Angela
5 commenti:
Ohiohi Angela sei in grado di farmi ridere in situazioni che ci sarebbe soltanto da urlare. Ma quando nella testa si accavallano mille cose è più che normale che se ne dimentichi qualcuna e che poi si provi rabbia e sconforto. Via giù se non altro hai fatto sorridere un po' di gente e poi Fabio è stato comunque bravo!
Mi hai fatto anche venire in mente un episodio di quasi 30 anni fa quando i miei genitori, per la prima volta, conobbero i genitori di un mio ex fidanzato. Mia madre si presentò in casa loro con 2 scarpe diverse! Ti lascio immaginare la scena... ne ridiamo ancora oggi!
Forza FABIOOOO!!!!!
e FORZA ANGELA!!!!!!
Ve l'ho gia' detto che vi adoro?!?!? tutte e 2 eh, senza distinzioni... e so che di persone adorabili ce ne sono tante altre in questo blog (alzi la mano chi non si e' mai messo un paio di scarpe diverse o non e' uscito in ciabatte da casa... per la cronaca ho la mano alzata!)
Il casellante deve aver passato un paio di brutti minuti anche solo guardandoti!!!!!
Dobbiamo organizzare un incontro... non possiamo tergiversare ancora... Giovanni lo facciamo rientrare con qualche scusa burocratica, dai!
Visto che hai gia' dato parecchio ieri... spero in una giornata piu' tranquilla ma ottimissima sotto il profilo Fabullico!!!!
Forza ragazzi!!!
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Forza famiglia Aimo!!!
FORZA FABULLO!!!!
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M I T I C A
Q!uant'é colorita Angela quando descrive le sue giornate non propriamente tranquille e rilassanti!!! Fantastica!!! Uscire con scarpe diverse non mi è mai capitato ma con le ciabatte sì... cose che succedono ai vivi.
Mi pare che Fabullo sia sempre più bravo, grazie all'impegno di tutti coloro che si occupano di lui, Angela e Paolo in primis!
Domani festa della donna, auguri a tutte le amiche del Blog! Passate una lieta giornata.
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