martedì 11 maggio 2021

Disarmati con cuscino e telo da spiaggia.

 Gli operatori dell'ambulanza, dei Miti assoluti, erano preoccupati quanto noi per l'accesso di Fabullo in ospedale. Quando siamo arrivati, il medico ha spiegato che questo ragazzino era un soggetto molto fragile, che non aveva una storia in nessun modo riconducibile al covid, non erano riconducibili i sintomi, e sarebbe stato opportuno fargli un tampone rapido prima di scendere dall'ambulanza, aspettare la certa negatività, e a quel punto farlo entrare in una zona sicura.

Il medico del pronto soccorso non è stato d'accordo: non importa quali siano le caratteristiche di base, che giustificano esse stesse quei sintomi, uno con l'ossigeno e la febbre va in zona grigia di osservazione. La febbre è già scesa. Non importa. L'infermiera del pronto che diceva: abbiamo un solo posto in osservazione e una è già sicuramente positiva. Non importa.

E quindi siamo entrati.

E, appunto, ci vorrebbe Dante per descrivere bene.

C'erano barelle ovunque, in qualunque corridoio, che portasse in bagno o in cucina.

Ci hanno messe in questa stanzetta, con altri tre pazienti, separati da lenzuola appese che cadevano e venivano rimesse. Il medico e gli infermieri dell'ambulanza sono entrati, si sono guardati in giro  e sono andati a parlare con il medico lì. E indicavano e gesticolavano e quello scuoteva la testa e diceva che no che no.

Poi sono venuti a salutarci con gli occhi bassi. Buona Fortuna.

Io non sapevo che fare e che dire.

Poi sono stati tutti rapidi e gentili. Hanno ovviamente mantenuto l'ossigeno, fatto un prelievo tanto la vena c'era già, fatto una radiografia lì, dato del cortisone per farlo respirare meglio, mantenuto l'idratazione. Mi hanno dato una sedia un cuscino una coperta. 

Senza nessun monitor, però lì non ho fiatato, con l'ossigeno respirava effettivamente bene. 

Poi sono venuti a fare il tampone molecolare: verrà processato in urgenza, in tarda mattinata avremo i risultati. 

E poi più niente. 

Passavano le ore, io stavo lì con il cuscino in braccio e la coperta a spalle. Gli altri erano tre nonnini disorientati che non hanno smesso un attimo di urlare, di togliersi la mascherina e l'ossigeno, di chiedere dov'erano, di chiamare la mamma, di dire che il cane era scappato, di chiamare aiuto perché li stavano uccidendo, di chiedere l'acqua. Una pena infinita. 

Poi hanno portato via la signora di fianco a noi. 

Poi l'infermiera, davvero carina,  ci ha detto che gli esami e la radiografia erano ottimi, nessun segno di focolaio.

Ok, però lui ha l'ossigeno, verrà visitato per capire? Può venire un pediatra, che è vero che Fabio ha 16 anni ma gli specialisti sono sempre quelli pediatrici per questi casi. La pediatria ha chiuso con il covid e non ha mai riaperto se non per gli ambulatori, non ci sono pediatri da chiamare. Con gli occhi bassi di chi non sa cosa fare.

E quindi? Può essere visitato? 

Aspettiamo il tampone.

Ma con gli esami buoni quanto Fabu è in pericolo qui?

La signora che abbiamo portato via era sicuramente positiva, gli altri non si sa. Ha aperto le braccia e scosso il capo.

La notte è passata così. La mattina è passata così.

Alle undici è arrivato il tampone negativo. Vi spostiamo in un'area più sicura. Era negativo, ma ora? Dopo una notte qui? Mah, teoricamente c'era il distanziamento. Sì, c'era qualche metro, ma la stanza era piccola, con 4 persone, che hanno sempre urlato. 

L'infermiera ha scosso il capo.

Ci hanno portato in una nuova stanza, in cui era evidente che i pazienti erano lì per problemi non respiratori. Abbiamo attraversato il corridoio che nella notte era già pieno di barelle, in quel momento sembrava il posteggio di un centro commerciale la domenica prima di Natale in tempi non covid.

E adesso? Qualcuno visiterà Fabio? Verrà fatta una diagnosi? 

Non è successo niente.

Poi ci hanno detto che ci spostavano di nuovo, in una stanza più sicura. Avrei preso il lanciafiamme.

Nel corridoio si procedeva appena.

Nello spostamento della flebo hanno scoperto che, nel passaggio precedente, l'idratazione era rimasta chiusa. Grazie a Dio la vena aveva tenuto.

Fabio verrà visitato? 

Non è successo niente. 

Questa stanza era vicina alla medicheria e sentivo tutto.

Arrivano altre ambulanze, dove li mettiamo? Facciamo scorrere le cartelle, dimettiamo quelle più vecchie che sono stabili. 

Alle quattro la cartella  più vecchia era quella di Fabullo. 

E quindi è comparso il medico.

Buongiorno, poiché la febbre non è tornata vi mandiamo a casa.

Ma verrà fatta una diagnosi? Episodio occasionale, cambio del tempo, gli esami sono buoni, potete andare. 

Sarà occasionale, ma Fabio ha l'ossigeno.

Il medico ha fatto la faccia dell'Ah già, boiafàus, adesso come li butto fuori.

Non c'è problema, lo togliamo.

Ma ha due litri, non credo che regga senza. 

Ma proviamo.

Ossigeno staccato.

Nessuna visita, nessun fonendo.

Ossigeno staccato senza attaccare un saturimetro. 

Dopo un quarto d'ora Fabu era sempre più affaticato.

Ho chiamato e un'infermiera è arrivata con il saturimetro. Sotto i 90.

Rimettiamo l'ossigeno. 

Dopo dieci minuti è tornato il medico.

Signora, proviamo a togliere di nuovo? E ha staccato e se ne è andato. 

Dopo 10 minuti torna l'infermiera. Come va? Poiché avete staccato l'ossigeno senza monitorare non lo so come vada. Sicuramente ha già il respiro appoggiato. È tornato il saturimetro. 

90. Riattacca l'ossigeno.

Torna il  medico.

Bon, allora andate a casa con l'ossigeno, faccio le pratiche.

Allora: io sono d'accordo ad andare a casa con l'ossigeno, perché mi sembra che qui la situazione sia pericolosa e non gestibile per Fabio. Ma vorrei andare a casa con una situazione definita, e non solo perché non avete più spazio. 

Cosa intende? Intendo che Fabio non è mai stato visitato e non avete formulato una diagnosi. Sostanzialmente mi dite che sta bene, peccato che desaturi. Perché? Viene strutturata una terapia?

Ma non c'è niente da dire, ha avuto un febbrone, tachicardia e conseguente fatica respiratoria, passerà. Gli esami sono buoni, non servono visite e terapie.

Il medico è stato chiamato ed è uscito un attimo.

Due oss presenti che si torcevano le mani e tenevano gli occhi bassi si sono avvicinati: Signora, andate via, lo porti via di qui, è pericoloso, tanto non lo guardano, poverino, andate via. Ancora un po' piangevano. Ma cosa facciamo se sta male a casa? È anche domenica. 

Chiamate l'ambulanza e vi fate portare nell'altro ospedale, voi abitate a metà strada, ve lo concedono.

Andate via.

Il medico è rientrato.

Allora signora, faccia lei, se è d'accordo facciamo le pratiche per l'ossigeno, però se non è tranquilla state qui, dove però non faremmo niente altro che dare ossigeno perché il bambino non ha niente.

Non sono tranquilla ad andare a casa ma non sono tranquilla nemmeno a stare qui. Perché? Per tanti motivi. Perché non lo prendete in carico. Perché siamo entrati negativi e ora non lo so più, dopo che siamo stati qui. Andiamo a casa. 

Pratiche fatte. Guardi che la chiamerà l'azienda dell'ossigeno, concordate l'ora di consegna così vi dimettiamo all'ultimo e Fabio sta poco senza ossigeno, il furgone arriva e vi spiegano tutto.

Ci vorrà almeno mezz'ora per essere a casa, abbiamo visto che desatura.

Ma sì, ma solo poco.

Non sapevo più cosa fare.

Consegna concordata alle 18.30. 

Allertato il vicinato.

Alle 18.15 eravamo a casa. C'era un bombolone davanti alla porta e il vicino sconvolto lì di fianco.

Ma perché sono già arrivati? Sono arrivati appena è uscito Paolo,avevano fretta, mi hanno spiegato tutto ed è facile, ma hanno lasciato solo la bombola da 60 litri e non avevano un carrello. Adesso vi aiuto a farla entrare in casa e poi mi chiamate per spostarla, ma come si fa.

Allora abbiamo portato dentro questa botte, l'abbiamo messa su un telo e riuscivamo a spostarla così. Però abbiamo chiamato il numero verde e preteso un carrello. Che ieri mattina è arrivato.


E il seguito alla prossima puntata, perché non è finita e io sono ferma qui da troppo tempo. Però vi dico che ieri è arrivato il nostro medico, che è furente, e che gli ha dato l'antibiotico e che abbiamo già ridotto i volumi di ossigeno.

E quindi domenica sera siamo rimasti lì, con Fabullo attaccato ad una botte da 60 litri, che abbiamo spostato trascinandola su un telo da spiaggia giallo, noi che le spiagge non le vediamo mai. Senza sapere  nulla, se non che avevo l'assoluto bisogno di mangiare e dormire.

Buona Giornata.

Angela


6 commenti:

Anonimo ha detto...

È difficile commentare questa tristezza infinita nel trattare Fabio e gli anziani che erano con voi. Vi abbraccio forte pensando a quelli che non hanno nessuno vicino a combattere le battaglie per loro e sono completamente soli. Per forza anche gli anziani invocano la mamma,che si batterebbe come un leone, come fate voi, per il proprio figlio. Che infinita tristezza, mitigata solo dl sapere che Fabio satura meglio e che la vostra pediatra è sempre presente. Coraggio!
Barbara mamma di Sara

Luana ha detto...

No vabbè... altro che girone dantesco! Qui è molto peggio! Leggevo e non riuscivo a credere a ciò che leggevo e mi si stringeva il cuore pensando a Fabio (che per fortuna, chiamiamola così, aveva accanto te) e a tutte le persone anziane che non hanno nessuno a proteggerli.
Mammamia Angela, mi dispiace così tanto che abbiate avuto questa esperienza. Altro che lanciafiamme! Mi immagino poi il senso di impotenza.
Spero davvero che Fabio si riprenda al meglio e che questo viaggio in ospedale non porti conseguenze. XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
Porca miseria però. Capisco che ci siano dei protocolli da seguire ma bisognerebbe che fossero adattati alla tipologia di persone. Non è forse compito del medico capire le reali necessità del paziente ed agire di conseguenza? Primis non nuocere o sbaglio? Se il medico segue solo e soltanto i protocolli addio. Che nervoso! Che rabbia!
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A scrivere "Forza Angela" mi sembra di prenderti in giro....
Un abbraccio

Nonna Roby ha detto...

Allucinante a dir poco.... neanche nei paesi del terzo mondo succedono queste cose....spero mi auguro vivamente che fabio sia ora seguito bene dal vostro medico e che non abbia conseguenze la sua permanenza in un luogo non.protetto. ma quanta tristezza.... xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx perché passi questo periodo difficile per tutti voi xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx un abbraccio

Zio Prof. ha detto...

...stai a vedere che sono questi i risultati di anni e anni di tagli alla Sanità.
Fabio è molto fortunato ad avere genitori come voi.

BOOG ha detto...

Concordo con quanto detto dallo zio prof. Troppi soldi tolti alla sanità!!!
Fabullo ha due super genitori.

Tiziana ha detto...

Cara Angela,
Non scrivo mai però ti leggo sempre e ti ho pensata tanto tra ieri e oggi.quello che vi è accaduto é una vergogna e non ho altre parole.
Fa tanta,tantissima rabbia..
Vi abbraccio di cuore
Tiziana