lunedì 9 settembre 2024

La Categorica.

 Grazie a tutti gli Amici visibili e invisibili per il grande affetto: io non lo so come si pesi, o misuri in lunghezza, o in massa, o in capacità, mah, l’affetto. Non lo so, va detto che io e la fisica non è che siamo proprio vicini di casa.

La certezza è che si sente: come si sente il caldo di una coperta, o delle pantofole, o delle notti d’estate di una volta (traduzione: quelle piacevoli, vellutate, senza zanzare; non ci sono più, quelle notti lì; già solo pensando a quello capisci che i negazionisti del cambiamento climatico avrebbero bisogno di tante cose); l’affetto si sente come il suono del ruscello, il canto del vento, le voci in strada.

Giuro.

Beati noi che lo sentiamo. E di questo Vi ringrazio.

Facciamo che torniamo a bomba alle storie non estive: che non vuole dire che Quelli Che Sanno d’estate non esistano, o diventino furbi; però lavorano meno, questo sì.

Per cui la Famiglia Isterica in difficoltà assistenziale per la gravità della bambina, sempre in attesa dell’attuazione del progetto scritto dal territorio che non lo eroga, si è rivolta al territorio stesso, nella figura del Comune (assolutamente attore di tutta la faccenda) per chiedere come rifare la carta di identità della bambina: appunto molto difficoltosa da spostare, lo sapete, sta scritto da tutte le parti.

In passato, è stato fatto tutto a domicilio: esistono procedure e messi comunali. Adesso c’è il di più della carta di identità elettronica: si fa lo stesso, giuro, lo abbiamo fatto anche noi. Magari la procedura non è immediata, bisogna informarsi per metterla in atto, ma si fa.

L’impiegata interpellata doveva dare la risposta più semplice, oltre che di buon senso: capisco come si fa, la richiamo e ci organizziamo.

E invece, la Categorica (tutti Quelli Che Sanno sono categorici, è una caratteristica essenziale, come la voce, che è chioccia o affilata; certo che Lei, Signora Mia, è proprio classista e riduttiva, dicono Quelli Che Sanno; può essere, dico io): Signora Mia, non esiste documento di identità valido per cui il soggetto non sia tenuto a recarsi nell’apposito ufficio; è impossibile che Lei in passato abbia fatto diversamente, e se lo ha fatto non era valido.

Ovviamente la Famiglia Isterica si è rivolta ad altre figure, perché non si sprecano energie in sanguinamenti di rape, per cui l’Impiegata Intelligenza Personificata ha richiamato offesa confermando che si faceva effettivamente in un altro modo.

Facciamone solo una di considerazione, perché mille sarebbero tutte giuste ma altrettanto sprecate per un simile sfoggio di prestazioni cognitive.

Allora: la possibilità da non escludere è che, semplicemente, la Categorica sia un’imbecille isolata. Probabilmente è una condizione che può convivere con la riflessione più profonda che dobbiamo fare, da cui lasciamo però fuori il fatto che si tratti di un soggetto più unico che raro nella Galassia.

Riflessione più profonda: un funzionario pubblico, non importa di quale grado, dà talmente per scontato che qualunque soggetto al mondo possa conferire alla sua corte da non immaginare nemmeno lontanamente che non è, ovviamente, così. La convinzione più assoluta che non esista nessuno in difficoltà, o anche impossibilitato a genuflettersi al presunto potere assoluto della burocrazia, può essere solo sintomo di una patologia psichiatrica da bolla egocentrica o dell’ignorare le più elementari sfaccettature della vita.

Ci sta anche: boiafàus, mi tocca lavorare più del previsto, per carità, liquidiamo la faccenda che passa il turno e la risolverà qualcun altro. Forse è la spiegazione più certa.

Chissà.

Diciamo che però possiamo sicuramente affidarci ai dati statistici: non possiamo estrapolare dati più ampi partendo solo da questa vicenda; ma la certezza è che su quello specifico territorio lì la concezione di grave disabilità sia qualcosa che rientra nel profondo mistero.

Certo che non sei simpatica, stamane, dice LA PAOLA; ma non è vero, dico io, basta tirare i conti.

Buona Giornata.

Angela

3 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Mondo terribilmente complicato! E non si fa nulla per semplificare. Povere famiglie speciali e poveri noi che viviamo in un paese così. Buona giornata e buona salute a tutti. 🤗🤗💓

Paola ha detto...

di Categoriche purtroppo e' pieno il mondo pubblico... e come gia' detto ed ogni volta nel ho una piccola conferma in piu'.... per entrare in certi ruoli fanno delle prove attitudinali partirolcari... non lo dicono ma le fanno ooooooooooohhhhhhhhhhh se le fanno... e prendon solo quelli che ottengono punteggi altissimi
per dire... domani 1 ora di permesso perche' sabato e' passato il postino mentre eravamo tutti in casa e niente non ha suonato, essendo al primo piano aggiungerei che si e' proprio avvicinato in punta di piedi per non farsi sentire viste le finestre aperte... e niente ha lasciato l'avviso di una raccomandata da ritirarsi all'ufficio postale perche' assentiiiiiiiiii...
ho la tastiera ancora fumante per il reclamo inviato qualche ora fa... ma sara' come sbattere contro un muro di gomma
son piccolissime cose e' pero' sono l'ennesima dimostrazione che siamo' alla frutta
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

BOOG ha detto...

Forza Fabullo
Forza Angela
Forza Aimo
Forza Famiglie Speciali
Forza Onlus