Per l'appetito, tranquilli.

Non preoccupatevi assolutamente per l'appetito di Fabullo: si mangerebbe anche le gambe del tavolo, purchè adeguatamente condite, chiaro.
Ieri a cena ha piantato su un ciocco perchè aveva visto la polenta e quindi non voleva finire la minestra, solo per dire.
Però siamo preoccupati, inutile nasconderlo: mentre recupera ogni giorno l'appetito, sul lato motorio non so tanto che dire. Questa testa è sempre piegata ad angolo retto, altro che le foto in cui bello dritto faceva vedere le sue macchinine.
Anche la Barbara ieri ci è rimasta un pò lì: è evidentemente lucido e presente, solo stanchissimo.
Così cominciano le elucubrazioni: sono passati 10 giorni dalla fine di antibiotici e tachidol; dopo la bronchite sarda, in effetti, ci ha messo di più, perchè siamo tornati a casa che incominciava di nuovo a stare su.
Però poi le elucubrazioni procedono: ma aveva ripreso? la teneva di nuovo su 'sta testa? Alla fine, vivendo le cose in modo delirante, giorno per giorno, si dimentica tutto e si perde il senso delle cose.
A me sembra di ricordare che fosse di nuovo seduto sul suo seggiolone a giocare a macchinine e poi chiamasse per far vedere qualcosa che aveva fatto.
Mi sembra anche di essere delirante come in Sardegna, anche se lì era ancora peggio, perchè era assente e non girava nemmeno gli occhi. Però poi mi sembra che fosse andata meglio, in effetti dopo almeno venti giorni abbondanti, in tempo per ammalarsi di nuovo.
Lo so che sono insopportabile, però siamo davvero preoccupati, e non ci riesco proprio a fare finta.
Leggo Pensione Tersicore di Gianna Baltaro, una giornalista torinese che scrive gialli ambientati negli anni Trenta.
Comunque oggi lo mandiamo qualche ora all'asilo: dalla tarda mattinata al dopo pranzo, viene a dormire a casa, così si distrae ma non si stanca troppo.
Per il resto, se vi passa qualche Santo sotto casa, rapitelo e mandatelo qui.
Buona giornata.
Angela