giovedì 24 giugno 2021

San Giovanni, mi sono dimenticata il faló.

 È arrivata la Dottoressa Santa Subito portandosi dietro un collega per vedere Fabullo in due. 

Lo hanno visitato di su e di giù. Ok, dobbiamo dare un altro antibiotico e basta, e magari anche due, l'infezione non è risolta. Dobbiamo solo capire quale. Hanno pensato un po', erano d'accordo su un paio di farmaci.

Adesso dobbiamo capire se si fanno così o se è meglio fare esami specifici di analisi del muco, tipo la broncoscopia. Dobbiamo sentire gli pneumologi del Regina Margherita.

E quindi (sempre E quindi) io, con la caffettiera gialla in mano, ho fatto la mitica domanda: possiamo aspettare fino a lunedì, che apre il Martini, e possono occuparsi loro di tutto, sentendo gli pneumologi e noi siamo in un reparto più semplice? 

Mi hanno guardato con grande pazienza. La caffettiera è gialla perché quella rosa ha fatto il caffè senz'acqua, ed è stata quindi sostituita. Cose che capitano, soprattutto a casa nostra.

No che non possiamo aspettare fino a lunedì, proprio no: in questo istante non ha la febbre, ma guardi come è affaticato con due litri, potrebbe capitare la qualunque. Adesso scriviamo alla primaria della pneumo e le facciamo sapere appena ci chiama. Se dice che vi ricovera bisogna andare, è più sicuro.

E quindi ho posato la caffettiera e detto che avevano ragione.

Poi loro sono andati ho dato farmaci e colazione a Fabu, non sono riuscita a fargli il bagno completo ma solo a pezzi, poi è arrivata la terapista, Santa Subito pure lei, avevo già riordinato il bagno per lei dopo il passaggio dei dottori. Mentre trattava Fabu io pensavo che al Regina bisognava andare in ambulanza, perché la bombola piccola arriva solamente domani, e senza ossigeno non si può andare oltre il bagno per qualche minuto. Intanto riordinavo, vuotavo una valigia, mi sedevo a fare l'elenco delle  cose da portare, perché poi me le sarei dimenticate, fatto pranzo alle dieci e mezza perché chissà quando avrei potuto, il tutto in un momento in cui potevo muovermi senza avere gli occhi su Fabu che si toglie l'ossigeno. Ho parlato con l'ospedale Martini e loro sono stati d'accordo su tutto: da lunedì siamo operativi per voi ma bisogna fare qualcosa oggi, a casa o non a casa.

Gli pneumologi del Regina ci piacciono molto, la primaria è meravigliosa: la permanenza in quell'ospedale è allucinante, per dove è ubicato, per come è fatto, per l'affluenza pazzesca che deve contenere con gli spazi che ha. E noi siamo stanchi.

Poi ha chiamato la Pediatra Santa Subito: ho parlato con la primaria, che è stata gentilissima (è vero, è veramente dolcissima). Dice prima di tutto che è ovvio che Fabio ha un infezione non curata, che con calma potremo fare i day hospital per valutare la forma del torace e capire se servono altri supporti ad esempio per aiutarlo a tossire quando ha bisogno, ma in questo momento non ha nient'altro che un'infezione, che non è una roba semplice ma è quella la direzione da seguire. È vero che un esame invasivo darebbe immediatamente la risposta sui farmaci da usare, ma alla fine lo si riserva ai casi estremi, perché è complicato è difficile da organizzare. (Insomma è come quando devono fare le gastroscopie che poi non riescono a farle e quindi dicono che non servono). Quindi in questo esatto istante si provano degli altri antibiotici basandosi sull'esperienza è la competenza: se Fabio fosse ricoverato lì, in questo momento si farebbe solo quello dandogli l'ossigeno. Quindi ha senso provarci a casa, e gli antibiotici sono esattamente quelli che avevano pensato i due dottori, prima uno e poi eventualmente l'altro. In qualunque caso, oltre al fatto che sono quelli giusti da provare, sarebbero tenuti a darli a prescindere perché fanno parte della profilassi per le infezioni ospedaliere, in cui in questo momento la storia di Fabio formalmente rientra, che sia vero oppure no. Potrebbe anche succedere che sia necessario passare ad antibiotici che possono solo essere somministrati in ospedale. Al momento, se la situazione diventa ingestibile a casa, ovviamente loro ci accolgono in reparto. 

Quindi ho tirato il fiato perché per il momento non si andava da nessuna parte. Se va malissimo, si vola lì. Se va benissimo, ringraziamo le Alte Sfere. Se va solo lì così, lunedì ragioniamo con il nostro ospedale e possono anche sentirsi loro tra specialisti.

Allora ho sentito la farmacia per essere sicuro di avere il farmaco per la sera.

Era solo mezzogiorno e mi sembrava fosse passata una settimana da quando mi ero alzata.

Grazie davvero per tutto quanto, di cuore.

Buona Giornata.

Angela


3 commenti:

Anonimo ha detto...

Facciamo il tifo perché gli antibiotici abbiano la meglio sull'infezione e vi lascino restare a casa vostra!!! Forza, forza, forza!!
Barbara mamma di Sara

Nonna Roby ha detto...

Situazione complicata però siete circondati da persone competenti che lavorano al meglio e col cuore! Incrociamo tutto il possibile perché la cosa si risolva a casa xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx soprattutto per voi genitori già provati e stanchi. Sono vicina con affetto e pensieri positivi 🤗🤗🙏

BOOG ha detto...

Speriamo trovino l'antibiotico adatto per Fabullo!!!
Forza Forza Forza Fabullo!!!
Forza Famiglia Aimo!!!
Xxxxxxxxxxxxx