martedì 14 giugno 2022

Nuova branca della fisica: il vaneggiamento.

 Stamane mi sono svegliata fisica (fisica nel senso di quel mistero che comprende la meccanica, l'ottica, la termodinamica, l'elettromagnetismo,  insomma, avete capito: non nel senso che mi sono svegliata poco spirituale, che capirai che novità).

In realtà non è una definizione precisa.

Non osavo dirtelo, mia cara, dice LA PAOLA, con tutto il rispetto, ma te e la fisica. Ma no, dico io, ero pure andata in gita al CERN, ho pure mangiato in mensa, ovviamente per osmosi qualcosa entra.

Non è una definizione precisa perché dire che mi sono svegliata presume un precedente stato di sonno, che invece rappresenta un miraggio. Non va bene nemmeno dire: mi sono alzata, perché presume uno stato orizzontale prolungato.

Ma cara, procediamo? Dice LA PAOLA, che ha sempre ragione.

Questa notte alle 02:50 Fabullo urlava come un ossesso, come tutte le notti più o meno a quell'ora. Sostanzialmente nel mezzo della digestione si lamenta sempre a lungo, chissà se è mal di pancia.

Ed eccoci al punto: che, in tutto il delirio, il mio pensiero è stato: vabbè, per fortuna, domani, che è oggi, è sabato e siamo in due. 

E subito dopo: silenzio. 

Silenzio.

Silenzio.

Di pensieri, intendo. Perché tempo zero ho raccolto cocci e frammenti, ho brillantemente realizzato la collocazione spazio temporale, e ho lasciato perdere. 

Ed eccoci al punto della fisica, che non è bello liquidare il tutto con la mia tardoccaggine. Ci sta tutto.

Perché se una giornata è bollente, fuori che bisogna tenere le finestre ermeticamente chiuse, dentro nel senso che i piedi bollono perché non smettono mai di essere sottoposti alla forza di gravità, mai mai mai, nemmeno per mangiare, per intenderci; se la densità di cose da fare supera quelle possibili per la superficie del giorno; se ogni singola azione comprende infinite interruzioni perché Fabu ha sempre un problema, e quindi la durata dell'azione stessa è dilatata in modo direttamente proporzionale alla frequenza delle interruzioni; se la faccenda è ancora più complicata, e intrinsecamente assurda, e piena di nodi più stretti di quelli del filo da pesca, perché ogni singola azione è in realtà diretta al soggetto delle interruzioni, cioè a Fabullo: ecco, se tutto questo, è conseguente che un singolo giorno abbia la durata di 5. 

E che quindi oggi sia sabato. 

Solo che no.

Eccola la fisica, quella di Einstein e Heisenberg e Rovelli (adoro Rovelli): il tempo è relativo, eccetera eccetera. 

Più terra terra, è sempre tutto come il didó, che in teoria si modella, in pratica si sforma.

Tiriamo le somme, mia cara, dice LA PAOLA, che grazie al cielo mi riporta all'ordine. 

Il punto è che c'ho un sonno che addio.

Buona Giornata.

Angela

2 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Non riuscite mai a dormire e la stanchezza accumulata deve essere enorme....sono dispiaciuta per non essere in grado di darvi aiuto come avreste bisogno. Sono vicina con preghiere e pensieri positivi....spero sempre in miglioramenti e xxxxxxxxxxxxxx per tutto. Buona giornata 🤗💓

BOOG ha detto...

Forza Forza Fabullo
Forza Forza Angela
Forza Forza Paolo
Forza ForzaFamiglie Speciali