lunedì 28 novembre 2022

Sempre la luna e il dito

 In questi giorni ho chiaccherato con la Madre Isterica di un ragazzo disabile: non è una disabilità neurologica ma che coinvolge l'aspetto cardio respiratorio e, poi conseguentemente, le condizioni generali. Quindi una Persona completamente autonoma, che ha concluso un percorso universitario con una qualifica tecnica molto richiesta, ma che non trova uno straccio di lavoro, mentre tutti i suoi compagni di corso sì.

Il punto è: è inserito nelle categorie fragili, che per un'azienda può essere appetibile, se ne ha ancora la necessità, se quel posto non è già occupato. Arriviamoci al punto: il ragazzo è interessante per le sue competenze, che per di più sono passibili di grandi sgravi fiscali. Ma: viene il momento in cui emerge che le condizioni di salute di questo ragazzo gli permettono di essere presente solo a part time; e, soprattutto, emerge l'eventualità, non scontata ma possibile, che questo ragazzo possa avere una serie di complicazioni o necessità che lo costringano ad assentarsi dal lavoro.

Ma quindi io non potrò mai fare nulla? chiede lui. Non lo so, risponde la Madre Isterica.

E, ovviamente, abbiamo fatto le Madri Isteriche insieme: sostanzialmente si entra nel discorso per cui servono delle figure professionali che non ci sono, e, quando ci sono, la politica del lavoro è non esattamente sempre semplice e vantaggiosa. Per cui investire su un dipendente, che magari poi non c'è, non è una buona idea, tenendo conto che le aziende non vivono propriamente tempi d'oro, e le spese, anche con eventuali sgravi fiscali, devono portare a qualcosa: anche perché se la barca affonda, si porta dietro tutto.

Ed eccolo il punto: diventa ingiusto dire semplicemente che la faccenda dell'inclusione dei disabili è aria fritta perché poi gli altri non li vogliono, pensando sempre e solo all'alibi culturale della non accettazione del diverso. 

La verità è che se le condizioni economiche sono complesse, le categorie più fragili sono sempre più esposte a qualunque conseguenza: è una situazione che si ripropone in ogni ambito.

E quindi c'e la seria probabilità che istituire semplicemente le famose assunzioni obbligatorie non sia proprio sufficiente, se poi le aziende, comunque non sanno manco come girarsi per stare in piedi.

Insomma, l'inclusione passa da contesti sociali stabili, con le dovute risorse, sempre, sul lavoro, come a scuola, e via discorrendo.

Eccolo il punto: bisogna sempre guardare la luna e non il dito che la indica. 

Buona Giornata.

Angela 

2 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Situazioni sempre molto complesse e difficili.....non pare vero ma per qualche categoria di persone la vita è sempre in salita, e che faticosa salita!!!! Forza forza famiglie speciali forza forza a Fabullo e mamma e papà . Buona giornata ei un abbraccio xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx 🤗💓

BOOG ha detto...

Forza Forza Fabullo
Forza Angela
Forza Aimo
Forza Famiglie Speciali