giovedì 16 settembre 2021

Raccolta di latte.

 Sarebbe stato un interessante studio antropologico e pedagogico la rilevazione e successiva analisi della reazione di Mamma in quel di Firenze alla notizia che Quel Matematico si era scordato la finale. Mi sento di supporre che sia stato necessario ricorrere a strategie zen di altissimo livello, per non farsi venire un infarto e per non commettere atti inconsulti, che superavano il lancio dei paccheri e dei mestoli; strategie che qualunque monaco sui picchi del Tibet sarebbe stato un dilettante.

Certo che è un mito quel Matematico.

Anche qui pare che le nomine degli insegnanti siano andate dritte, grazie ad una nuova piattaforma, che ha coperto anche i posti di sostegno. Purtroppo, come sempre, le Famiglie Isteriche stanno già raccontando che il progresso è finito lì: nel senso che emerge come moltissimi posti di sostegno siano stati assegnati a chi non ha potuto accedere ad altri incarichi. E, soprattutto, come qualche Brillante abbia già detto: Le dico già che sarà solo per quest'anno perché finalmente il prossimo riuscirò a scegliere un posto non sul sostegno.

Le Famiglie Isteriche hanno imparato ad usare, senza farsi parere, un reggi mandibola e un raccoglitore del latte alle ginocchia. 

Perché in un sistema non dignitoso, che offre i posti ad alta specializzazione a chi invece non ce l'ha, si trova sempre il Brillante che esterna palesemente che: facciamo passare questo anno, dài. 

Senza nessun pensiero sull'importanza di quell'anno su quel bambino e su quel ragazzo.

La retorica dei buoni pensieri impone, ovviamente, di dire a questo punto: ma per fortuna non sono tutti così, per la carità, ci sono tanti professionisti che veramente sono consapevoli dell'importanza e della delicatezza del loro lavoro, e anche tanti che, se pur alla prima esperienza e senza poter sapere come si evolverà la loro carriera, si impegnano immediatamente per studiare, capire, collaborare, per essere veramente un punto di forza nell'evoluzione di quel bambino.

Verissimo.

Però, adesso che lo abbiamo detto, rimane sempre importante sottolineare che finché le Famiglie Isteriche incontreranno anche solo un esempio di poca competenza, per altro concesso dal sistema ministeriale, gli insegnanti bravi si mettono a piangere, insieme alle suddette Famiglie Isteriche.

Per esempio.

In questi giorni una terapista della Onlus è stata contattata da un'insegnante che voleva dare una carrozzina elettrica ad una bimba delle elementari; la terapista ha fatto presente che a quella bambina, d'accordo con i medici prescrittori, è appena stata data una carrozzina molto dinamica nell'autospinta per potenziare i muscoli del tronco e, parallelamente, un nuovo deambulatore perché le possibilità di un'evoluzione ci sono eccome. Quindi la carrozzina elettrica non sarebbe proprio mirata e anche un tantino disorientante per la bambina.

Il pensiero era: ma perché accidenti bisogna fare questa cosa?

La risposta, che adesso vi riassumo in modo poco diplomatico e arzigogolato è la seguente: la scuola, lo scorso anno, aveva ottenuto dei fondi progettuali per acquistare una carrozzina elettrica per un altro bambino, che ora non è più in quella scuola. Però i fondi sono arrivati e quindi l'acquisto va fatto per rendicontare.

Tra le righe c'era anche: ecco noi facciamo un bel regalo e ci si sputa sopra, non siete mai contenti.

La terapista sospirando ha fatto presente che sarebbe  più utile chiedere un cambio di destinazione dei fondi, ovviamente motivato bene (il bambino per cause di forza maggiore non è più lì, non è una responsabilità della scuola che aveva avuto una bella idea), perché anche questa bimba ha una serie di necessità importanti per cui quei fondi sono benedetti, anche perché sono per fortuna parecchi. (Apriamo e chiudiamo parentesi subito: lasciamo perdere Quelli Che Sanno che spiegano come i disabili abbiano sempre tutto ciò che serve loro. Lasciamoli sapere e chiudiamo lì).

La risposta, sempre tradotta dal diplomatichese, è stata: e sì, si può fare e ce lo concedono senza problemi (sì: perché ogni progetto ci mette talmente tanto ad arrivare alla fine che per forza deve prevedere la possibilità di variazioni, soprattutto se è rivolto a persone e non al restauro di un lavatoio nella borgata Piandisotto, restauro che aspetta da 53 anni), però devo mettermi a scrivere per giustificare.

Nuova risposta della terapista, sempre tradotta: pazienza, sono certa che Lei sarà bravissima a comprendere le esigenze specifiche della bambina e scriverà magistralmente, noi terapisti siamo disponibili nel supporto per definire bene e quindi favorire davvero questa bimba.

Che è esattamente il pensiero dei Bravi Insegnanti quando si confrontano con questi colleghi. E poi anche loro fanno gli zen che manco su per i picchi del Tibet.

Buona Giornata.

Angela


3 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Le braccia che cadono.....quando si leggono certe cose!!!! Forza famiglie isteriche, forza e ancora forza xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx un abbraccio a tutte queste famiglie che lottano ogni giorno. Con pensieri affettuosi 🤗🤗

Paola ha detto...

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FORZA FAMIGLIE ISTERICHE
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FORZA FORZA FORZA
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FORZA FABIO
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BOOG ha detto...

Forza Fabullo!!
Forza Angela!!!
Forza Aimo!!!
Forza famiglie Isteriche!!!