venerdì 15 ottobre 2021

Niente, Archie non c'è.

 Il punto seguente e, ahimè, conclusivo, ai blateramenti affini a quelli di ieri è il solito: che viene dichiarato che La Famiglia Isterica preferisce, La Famiglia Isterica sceglie.

Se le parole utilizzate sono la preferenza e la scelta, vuol dire che il problema non esiste. Se non esiste non è da risolvere. Tutto va bene. Amen, proprio nel suo significato di Così sia.

Puntualizziamo.

Addio, quando parti così, mia cara, mi fai paura, dice LA PAOLA.

Facciamo che io voglio la coltivazione di orchidee, perché mi piace tanto quella stanza nella casa di arenaria di Nero Wolfe, che atmosfera affascinante, che fiori nobili, gli scatoloni che arrivano da ogni dove, insieme ai fertilizzanti più preziosi, per non parlare di Archie, che tipo meraviglioso.

Poi, però, ravviso qualche difficoltà: la necessità di avere una casa con uno spazio del genere, anche senza ascensore e anche se non è di arenaria a New York. Servono la luce, il microclima. Bisogna acquistare le specie rare, perché non è che le si trova in giardino da stratrapiantare: lasciamo stare il nostro povero giardino di persone che mangiano scatolette a oltranza, perché nel tempo in cui l'acqua bolle qualcosa succede e si perde l'occasione per nutrirsi; le orchidee da queste parti non crescono spontaneamente nemmeno nei giardini più curati.

Eccetera eccetera.

Ci si rende conto che non è un'impresa impossibile, ma che per arrivarci, se non si è propriamente assai benestanti, molto assai, bisogna pensare di lavorare di giorno e anche di notte, strutturando un finanziamento che ci succhia pure il midollo. Per cui si fanno due conti e si sceglie di lasciare perdere.

Nel senso che alla fine era solo un capriccio, la felicità sta da un'altra parte, per esempio nel capire che si sta parlando di un libro, che peraltro si può rileggere 1000 volte all'anno come facciamo noi, soprattutto il romanzo in cui Archie  accende la luce e saluta l'FBI che entra in casa senza permesso cadendo nel tranello. Insomma , sì sceglie di capire che Archie è molto cool, ma  è un personaggio.

Invece le Famiglie Isteriche non fanno queste scelte.

Perché si sta parlando di situazioni in cui le Famiglie Isteriche fanno tutto il possibile per garantire ai propri figli l'accesso a realtà che possano garantire il loro benessere fisico e la loro salute mentale, termine che grazie a Dio sta diventando accessibile (solo il termine) nella sua accezione che significa diritto alla felicità e non solo al non essere da internare all'ospedale psichiatrico. 

Realtà che prevedano la frequentazione di relazioni sociali non limitate ad un parcheggio.

Realtà che sulla carta sono un diritto, e non una fantasia come le orchidee nel sottotetto della casa di arenaria.

Solo che poi tutto è tanto difficile, perché non vengono mai pensate le soluzioni alle esigenze primarie, perché i disabili hanno tutti i diritti se però si arrangiano da soli; oltretutto, è difficile nel difficile, nel senso che la quotidianità delle Famiglie Isteriche non è propriamente una passeggiata: e nel momento in cui per garantire dei diritti al proprio figlio è necessario spendere ore a discutere, ore a scrivere PEC come consigliato dal Decalogo, ore a pianificare  quelle azioni prima che a farle, senza dimenticare che non si possono tralasciare le ore dedicate ad accudire il figlio disabile, a cui non si può dire Apri il frigo e mangiati qualcosa perché io adesso non posso. Che fa la Famiglia Isterica a quel punto? Lascia perdere. Dice che rinuncia. E viene scritto che rinuncia, per scelta, come chi capisce che qui fuori possono crescere le verze, i mitici cói per la bagna cauda, e non le orchidee. 

Meglio ancora: in quel caso lì sarebbe saggezza, sarebbe comprensione della latitudine a cui si vive; invece la Famiglia Isterica SEMBRA che scelga tra elementi equivalenti, la verza piuttosto che i peperoni per la bagna cauda. Una scelta, cioè qualcosa che si fa sorridendo, pensando che è tutto bello ma mi rivolgo a ciò che è meglio per me.

E se è una scelta, non viene a mancare nessun diritto, e quindi non abbiamo un problema da risolvere. 

E quindi Quelli Che Sanno sì stupiscono quando le famiglie isteriche dicono che non vogliono parcheggiare i figli: ma quale parcheggio Signora Mia? Tutti vengono qui, piace a tutti. (E tra parentesi si legge che solo lei Signora Mia ha delle paturnie, altroché salute mentale). 

Buona Giornata.

Angela


4 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx forza famiglie isteriche che lottate ogni giorno per il bene dei vostri ragazzi!!! Forza forza a tutti. Buona giornata e buon fine settimana 🤗🤗

Luana ha detto...

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Forza Aimo!!
Forza Fabu!!
Lunedì si avvicina

Paola ha detto...

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FORZA FABULLO
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FORZA AIMO
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FORZA, MA TANTA TANTA TANTA, ALLE FAMIGLIE ISTERICHE
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BOOG ha detto...

Forza Forza Forza Fabullo!!!
Forza Angela!!
Forza Aimo!!!
Forza mamme Isteriche!!!
Buon fine settimana blog!!!