lunedì 12 dicembre 2022

Capita, chiaramente.

 Giovedì abbiamo cercato di darci dentro con tutte le cose da fare, in modo da riposare finalmente un po' nel fine settimana.

Poi è arrivato venerdì, in cui pregustavo il fatto che il sabato sarebbe stato meno delirante del solito, perchè potevo portarmi avanti. Almeno un po'. Fatto salvo l’accudimento di Fabio, i bagni, il cibo, i farmaci.

La premessa della premessa.

La peg di Fabullo, quella definitiva messa in ospedale dopo l’incidente del tutto tappato, era definitiva come tipologia: di per sé va cambiata periodicamente, perché si usura e si rompe la parte interna, e quando si rompe, appunto, si cambia.

E’ una procedura semplice, che molte famiglie imparano a farsi da sole, per non andare apposta in ospedale. Il Medico Santo Subito ci avrebbe insegnato lui e, comunque, sarebbe sempre stato a disposizione in caso avessimo problemi.

Però le dietologhe di Ivrea non erano troppo convinte, Di solito noi preferiamo che i pazienti vengano da noi.

Portate pazienza, ma spostare Fabio non è una passeggiata, l’accesso dal Pronto Soccorso per lui ha comunque dei rischi, se capita in un momento in cui Voi non ci siete, deve arrivare il reperibile di turno e, intanto, appunto, facciamo fare a Fabio sala d’attesa in un posto che non è proprio logico. Non siamo matti e soli, abbiamo un ottimo supporto territoriale con il Medico Santo Subito, siamo fortunati.

È vero, lui è bravissimo, allora facciamo insieme solo il primo cambio, così ne approfittiamo per fare la presa in carico e il passaggio dall’ospedale infantile, per conoscere il paziente e procedere con la burocrazia per le forniture.

Siamo perfettamente d’accordo, però facciamo un cambio programmato, perché magari si rompe la notte di Natale.

Per varie ragioni, questa visita con cambio è slittata un po' di volte. L’ultima volta doveva essere oggi, ma abbiamo spostato a lunedì 19. Le dottoresse sono gentilissime: portate pazienza, per essere tranquille in questo primo cambio vogliamo essere in due, e il 12 non ce la facciamo. Tanto ci stiamo comunque muovendo in anticipo.

Va benissimo, per noi è uguale.

Cos’è successo venerdì mattina?

Che, ovviamente si è rotta la peg.

Avevo dato tutti i farmaci, stavo mettendo acqua per dare poi un po' di colazione per bocca, e ho visto tutti i pantaloni bagnati, e ho visto il tubo che zampillava, come il tubo dell’acqua dell’orto quando si taglia.

Non si era rotta la parte interna che poteva usurarsi, ma il tubo esterno.

Giuro che il mio primo pensiero è stato di fargli un po' di giri di nastro americano e di arrivare al 19, perché ho guardato fuori, ho visto che nevicava, ho pensato all’accesso in Ospedale a Ivrea all’imbocco con la Valle, con un’aria che sembra sempre la Siberia, gli ospedali pieni di qualunque virus circolante, mammasantissima.

E’stato un pensiero da un istante, il nastro americano su di un tubo del diametro di circa 2 mm, che perde acqua.

Ho chiamato il Santo Subito.

Vengo io, per carità l’ospedale oggi.

Dottore, Lei come sempre ci salva la vita, ho solo un dubbio: perché le dottoresse volevano essere in due per la prima volta, ci sarà un problema? Più che altro perché se sbagliamo il colpo è subito venerdì pomeriggio e poi è tutto più complesso.

Penso sia solo una precauzione ma ha ragione, per favore chiami Lei le dietologhe e poi mi dica, dice il Santo Subito.

Per cui ho chiamato. Venite qui, lo facciamo, dovrete solo aspettare un po' perché abbiamo una visita dopo l’altra.

Io non so quanto Fabu regga e quanto vada bene tenerlo lì, se Voi pensate che si possa fare il Medico viene qui.

Va bene, lo chiamiamo noi e ragioniamo insieme.

5 minuti dopo mi hanno richiamato: il Dottore viene qui, ci parliamo, gli diamo del materiale e viene lui, è meglio.

Santi subito tutti.

Così il pover’uomo ha mollato ciò che stava facendo, è volato a Ivrea, e poi è arrivato qui. Ha fatto la procedura, mi ha fatto vedere per il futuro, ma ci ha comunque rassicurato sul suo supporto, ha preso un caffè bello caldo ed è ripartito più veloce della luce.

E quindi andiamo comunque il 19 per la visita.

Così era l’una del pomeriggio, in casa sembrava fosse scoppiata una bomba dopo il passaggio degli Unni e dei Lanzichenecchi, Fabu era da badare e bisognava recuperare tutto il non fatto.

Diciamo che non è che proprio sia stato un ponte riposante, ecco. Per lo meno non quanto previsto.

Ma si sa che non bisogna mai fare previsioni, capita sempre qualcosa: uno vuole un paio di scarpe ma manca il numero; uno vuole il pane con i cereali ma trova solo l’arabo; si vorrebbe vedere gli amici ma sopraggiunge il raffreddore: insomma, le cose succedono.

Però sabato mattina mi sono concessa venti minuti di biblioteca, ci siamo fatti grandi feste e grandi chiacchiere: e quindi festa è stata.

Buona giornata.

Angela

3 commenti:

Luana ha detto...

Si, è vero, le cose capitano, ma il destino con voi le fa capitare un po' troppo spesso. Una prova da superare dopo l'altra. Comunque carini tutti, le dietologhe ma soprattutto il Medico Santo Subito.
Forza Aimo!
Ma quella Citta in quel di Arezzo che fa?
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Nonna Roby ha detto...

Sile complicazioni non mancano mai....ma ci sono sempre anime buone pronte a dare una mano!!! Spero questa Peg tenga fino alla visita del 19 speriamo e xxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxx. Buona giornata molto gelida qui nel nord
È inverno non dimentichiamo. Buona giornata senza intoppi un abbraccio 🤗🤗

BOOG ha detto...

Forza Forza Forza Fabullo
Forza Angela
Forza Aimo
Forza Famiglie Speciali