mercoledì 10 gennaio 2024

Vi tranquillizzo.

 Nell'eventualità che foste in pensiero, vi tranquillizzo.

Anche per il 2024 siamo già giunti al Robe da matti, Per carità, e altre simili esternazioni assolutamente congrue.

E sono passati solo 10 giorni, di cui, veramente lavorativi, solo tre.

Allora: ci sono dei lavori nella nostra via svolti dall'azienda elettrica. Vabbè. S’ha da fare. Ogni tanto chiudono la strada ma si arriva e si va sempre facendo un altro giro.

Ieri suonano il campanello ed era uno dei tecnici, molto gentile. 

Stiamo distribuendo la comunicazione per cui lunedì prossimo interromperemo l’erogazione dell'energia dalle 9 alle 15: questa però è un'utenza segnalata e ho bisogno di una firma di effettiva ricevuta.

E certo che è un'utenza segnalata, utilizziamo apparecchiature salvavita. Come facciamo? Rimarremo al buio e speriamo non sia troppo cupo, al freddo e cercherò di scaldare tanto prima delle nove, ma con le apparecchiature non so cosa fare. La pompa se sta carica funziona, per il resto rimaniamo fermi.

Intanto il tecnico era entrato perché pioveva e io dovevo appunto firmare, ha capito tutto e ha detto: Lei deve chiamare il numero verde e chiedere un intervento diverso, un generatore, un collegamento a ponte, rompa l’anima, non devono lasciarvi così.

Va bene. In un mondo buono e giusto tutto sarebbe stato automatico, ma Babbo Natale abita altrove, Biancaneve pure, eccetera eccetera.

Numero verde, ovviamente nel contempo facendo tutto ciò che c’era da fare.

Prema uno prema due prema 3virgola14, la sequenza di Fibonacci, trequartipigrecoerretre, risponde Eddy il robot, ma io voglio un umano, non è questo l'interno giusto, si ma con altri interni cade la linea, e via dicendo, che ve lo racconto a fare, tutto è noto.

Finalmente una tizia, alla segnalazione guasti. Odiosa.

Mi ascolta (poco) e mi dice: proprio perché vi abbiamo specificatamente informato con grande anticipo vi dovete organizzare. Mi scusi, cosa significa? Non lo so, vedete voi, affittatevi un generatore.

Aspetti: allora Vi devo scrivere e questa risposta la voglio ricevere per iscritto.

Si si, vada sul sito e trova i contatti, anche perché questo non è nemmeno il mio lavoro. 

Bene, e quindi è il lavoro di chi, visto che non riesco a parlare con nessuno e chi eventualmente risponde mi scarica al volo?

Chiami i colleghi dell'ufficio commerciale.

Intuitivo, niente da dire.

Quindi riparto ad ascoltare, a premere, a inserire numeri, il pod, il codice fiscale, l’anno in cui hanno scolpito la Nike di Samotracia, il numero di battute della batteria di Back in black prima dell'attacco di chitarra. Finalmente una nuova operatrice. Gentile. Mi ascolta. Mi mette in attesa. Torna dopo un po'.

Ho verificato ed effettivamente nella vostra utenza è presente un soggetto che utilizza elettromedicali salvavita. (Come sono contenta che non dico le frottole, oh me lieta: non l’ho detto, giuro.) Verrete contattati con priorità assoluta dal servizio di zona entro 24 ore per le relative comunicazioni.

Ero sollevata. L’ho ringraziata e, per qualche santo ho avuto un’illuminazione e ho aggiunto: l’operatore precedente con cui ho parlato mi ha sostanzialmente detto che dovevamo provvedere autonomamente; vorrei segnalare che non è una risposta da dare. Potevo essere un'anziana senza possibilità di azione, potevo essere il disabile in difficoltà.

E mi aspettavo: ma certo Signora, ovviamente non può essere quella la risposta. 

E invece no.

Mi ha detto: verrà contattata dal servizio di zona e se dovete procedere voi vi verrà comunicato. 

Gulp. 

A quel punto mi è sorto il legittimo dubbio che l'unico dovere che abbiano in questi casi sia comunicare e avere una firma di ricevuta. 

Ho cercato di capire e ho visto che altri distributori scrivono chiaramente che nelle utenze come la nostra non possono essere eseguite interruzioni programmate.

Sul sito del nostro distributore, unità territoriale Torino, la precisazione non appare. 

Poiché siamo provinciali e, come tali più fortunati, tempo zero ho chiamato il sindaco.

Tempo zero l’ufficio tecnico ha chiamato il loro contatto del distributore, attendendo la risposta: ma certo che l'azienda provvederà, è ovvio.

E invece: non so bene come si proceda in questi casi, mi informo e ti dico.

L’architetto dell'ufficio tecnico era senza parole.

Il sindaco era senza parole.

Io avevo qualunque parte sporgente reale e metaforica che strisciava sgomenta.

Robe da matti.

Per carità.

A questo punto attendiamo la telefonata che dovrebbe giungere oggi entro le 13.

Vorrei dire che attendiamo speranzosamente e fiduciosamente.

Non lo dico.

Buona Giornata.

Angela

4 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Nessuno.pensa si disagi che di creano a chi ha apparecchi come i vostri? Mondo sempre più complicato e assurdo. Non ho.parole anche io!! Xxxxxxxxxxxxxxx che ci sia un po'.fo.bup senso....🤗🤗👍

Nonna Roby ha detto...

Un po' di buon senso da parte delle autorità. Abbraccio grande 🤗

Paola ha detto...

mi sa che in questo 2024 rimarro' veramente senza parole... siamo al 10 e sono gia' a mandibola abbassata e salivazione azzerrata.... da non credere... fantascienza ma di quella horror.
Non so veramente che scrivere... provo solo ad immaginare che succede a chi le deve vivere ste situazioni....
Un abbraccio grande grande
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX
FORZA FABIO
FORZA AIMO
FORZA FAMIGLIE SPECIALI
XXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXXX

BOOG ha detto...

Forza Fabullo
Forza Angela
Forza Aimi
Forza Famiglie Speciali
Forza Onlus