Facciamo quelle due o tre cose.

Ieri Fabullo è stato bravino. Si è impegnato con la Cecilia ed è stato anche discretamente di buon umore.

Poi ha deciso di non camminare. Poi ha cambiato idea ed è partito. Poi ha deciso che bastava.

Insomma, fa sostanzialmente quello che vuole lui, sai che novità.

Certo che quando ha deciso di camminare è andato benissimo.

Per cui: grazie perché in quel cervellino c’è tutto quello che serve e deve “solo” uscire? O appenderlo per le orecchie perché potrebbe fare mille cose che non fa?

Ai soliti posteri la solita ardua sentenza. Che poi spero che quelli lì, i posteri dico, siano più saggi di me, che non si giochino le risposte ai dadi come farei volentieri io ogni mattina. Dopo, però,  perché non ho ancora bevuto abbastanza thè.

Intanto proseguiamo con tutta una serie di cose: uno dei lavori di questi giorni con la onlus è trafficare con l’università per diventare sede di tirocinio, perché stanno arrivando diversi studenti a chiedere. E fa parte dei nostri obbiettivi cercare di lavorare anche sulla cultura riabilitativa, quindi ha doppiamente senso.

Ovvio che ciò implica…. scartoffie: dalla segreteria mi dicono che in realtà è tutto molto semplice. Non per chi ha l’anima burocratica di uno pterodattilo, come me. Per carità, troveremo la gabola, al massimo ci metto il triplo del tempo di un altro, tutto lì. Magari, però, sarebbe opportuno arrivare a capirci qualcosa prima che i ragazzi in questione siano in pensione (e lì siamo a posto, per altro, ho tutto il tempo che voglio!!!!).

Comunque sto pensando di giocare come sempre la carta della sincerità, che secondo me funziona: cioè di parlare con la segreteria in questione e dire: Buongiorno, lei è davvero così gentile, ma io sono appunto uno pterodattilo, non è che se si potrebbe semplificare tutto al mio livello?

La Michi ieri ha avuto il suo pomeriggio in piscina con 3 amichette e due mamme di tanta buona volontà.

Insomma, tutta presa dalle vacanze.

L’altra cosa che stiamo facendo è cercare di fare mente locale a tutto ciò che ci serve per il viaggio, tipo scorta farmaci dall’ospedale.

Poi basta, non facciamo nient’altro.

Buona giornata.

Angela