domenica 28 agosto 2011

Quanti pensieri.

Non faccio la noiosa giuro, però mi sono sempre alzata sul riflessivo filosofico, insomma quelle storie da teiera. E’ che sono pensieri che ieri mi sono frullati in testa tutto il giorno e quindi mica riesco a non raccontarli.

E’ che talvolta è quanto meno irritante passare sempre il tempo a dimostrare di non essere degli isterici visionari depressi, che vogliono far fare al bambino delle cose impossibili. Poi se si tratta di persone che lavorano bene e che ci provano, è uno sforzo irritante ma che dà dei frutti.

Se invece ci si vede una volta sola e basta o ogni morte di Papa, e magari Fabullo collabora anche quanto un paracarro, allora si rimane degli isterici depressi.

D’altra parte, è una tattica che dal punto di vista socio-economico è spettacolare: è sempre un ottimo alibi per non fare un tubo di niente, in attesa che i genitori in questione si stanchino e la piantino di essere noiosi.

In gergo psicosociale non si dice che i genitori si stancano, ma che diventano consapevoli.

Il cerchio si chiude e i problemi istituzionali finiscono lì. Magari invece di offrire la fisioterapia si mette in piedi un gruppo di ascolto.

Per questo fa sempre piacere parlare con persone, come i terapisti qui, che non mettono in dubbio nemmeno lontanamente che Fabullo dovrebbe lavorare tutti i giorni, indipendentemente dagli obbiettivi, fosse anche solo per non peggiorare. Solo che il nostro sistema pubblico ci vende i cicli bisettimanali di poco più di mezz’oretta e ci dice che qualunque altra proposta sarebbe dannosa per il bambino: non che non ci sono le risorse, ma che è giusto così.

Poi però viene fuori che è giusto così solo da noi e non in tutto il resto del mondo: ma è ovvio, perchè noi siamo più avanti.

Per cui uno capisce da vicino perchè il nostro consulente americano abbia scelto gli uragani: che poi ho chiaccherato con le famiglie americane, come con quelle polacche o tedesche, anche loro hanno dei bei guai. Ma sono legati "solo" all'aspetto economico, non c'è l'ipocrisia di dire che la terapia quotidiana non si fa perchè non serve.

Lo si vede dalle piccole cose. Per esempio: quando abbiamo chiesto al tecnico ortopedico di cercarci un vasino, lui si è messo a pensare. E io mi sono stupita, perchè pensavo ad una soluzione prontissima, visto che è un problema, come dire, un tantino quotidiano. Scusa, ma come fanno gli altri bambini che non hanno il controllo del tronco? Risposta: non fanno. O hanno il controllo del tronco e quindi non serve niente di così speciale; o non ce l’hanno, ma sono bambini che non possono raggiungere quell’obbiettivo.

Non ci ho creduto nemmeno un pochino. E’ che non viene nemmeno ventilata ai genitori la possibilità di provarci, non ci credo che nessuno di quei bambini non riuscirebbe mai ad usare un vasino; magari non tutti, ma se fosse anche solo per uno, non gliela dài questa possibilità?

Ecco, forse la cosa più difficile è non farsi convincere che è vero, che sei un esaurito depresso. Immagino che sia la stessa tattica del mobbing lavorativo: estrometterti dalle cose e farti arrivare a dire che sei tu quello che sbaglia.

Per cui adesso che sono lucida con la teiera in azione posso anche dire che è prima di tutto un modo per salvare la faccia di un sistema sociale che sta affondando; poi tra sette secondi, in un attimo di stanchezza, mi chiedo se non abbiano ragione loro.

O ma che noiosa stamattina. Ce la prendiamo più con calma perchè è il nostro giorno di vacanza e Kamila ci serve la colazione alle otto e mezza; voleva fare alle nove, ma Fabullo diventa impossibile per la fame.

Ieri è stato un bravo bambino: anche se era sabato ed era stanco, ha lavorato bene. Poi è arrivato il topolino dei denti: ha portato una macchinina della polizia, un investimento da ben un euro scarso.

Per cui la macchinina ha fatto tutte le terapie anche lei, altrimenti non se ne parlava di uscire dalla stanza.

Fino a ieri pomeriggio tempo spettacolare, 25 gradi ventilati; poi, in dieci minuti, è venuto il temporale e faceva un freddo becco. Per cui ce ne siamo stati in casa tranquilli a far merenda in camera con thè e biscotti di Kamila; abbiamo guardato Topolino e la foca penso 27 volte.

Buona giornata.

Angela

5 commenti:

Nonna Roby ha detto...

Evidentemente la domenica tutti dormono un po' di più, ma noi no!
Fortunatamente l'afa se n'è andata da qualche altra parte ed ha lasciato il posto ad un'arietta frescolina con cielo azzurrissimo e luce già un po' di tipo settembrino.
In Polonia voi avete un altro clima, siete molto più a nord ma per lo meno non avete dovuto subire quei giorni terribilmente afosi.
Eravamo preoccupati per la perturbazione Irene (ma perché a queste cose danno sempre nomi femminili?) invece colpirà o ha colpito solo New York.
Pensieri positivi, preghiere ed incroci come sempre per Fabullo, Angela e Miki. Vi siamo tanto vicini.

BOOG ha detto...

Forza Fabullo!!!
INCROCI INCROCI INCROCI.

Anonimo ha detto...

concordo con quello che scrivi mamma Angela. Anche io per anni mi sono sentita dire che la riabilitazione intensiva non serviva, che stancavo il bambino e basta e cosa pensavo di ottenere.... quando sono arrivata per la prima volta in un Paese dell'est Europa e ho visto come facevano riabilitazione mi sembrava di arrivare da un altro pianeta.Nel Paese dove è seguita mia figlia (in un centro pubblico), i pazienti in età evolutiva sono seguiti a carico dello Stato tutti i giorni e per 3 cicli l'anno di 5 settimane hanno accesso alla riabilitazione intensiva in centro specializzato e non spendono un centesimo.Mi diceva la neurologa che alla fine della fiera costa molto meno investire sulla riabilitazione intensiva, assicurando al bambino una migliore qualità di vita...
In bocca al lupo al tuo bambino
Cinzia

Giovanni ha detto...

I guai sono presenti ovunque nel mondo ed ognuno ha i suoi problemi. La differenza secondo me sta nel cosa c'e' a disposizione per aiutare a risolverli, anche se parzialmente, e alla sua gestione. Occuparsi di esseri umani con gravi problemi non e' qualcosa che puo' essere compensata con il denaro solamente, bisogna avere qualche cosa dentro, una marcia in piu'. Ma sopratutto, nessuna voglia di arrendersi e provare sempre nuove cose. A volte si ottengono piu' risultati a far da se che affidarsi agli "Esperti". E' comunque dura e vi siamo tutti vicini, famiglia Aimo. Forse e' buona cosa fare un video veloce veloce e farlo vedere ai "Nuovi arrivati" alla corte di Fabullo a dimostrazione delle sue capacita', poi chiedere loro cosa possono fare per migliorare l'esistente. Pizzicotto a Fabullo.

Anonimo ha detto...

non ho mai smesso di seguire Fabullo, da quando questo sito ha iniziato ad esserci, e quando leggo post come quello di oggi mi convinco che la tua grinta di mamma è quella di sempre e la tua razionalità è enorme come la tua capacità di dare il giusto senso alle cose... in Italia siamo in dietro come la coda del maiale e vogliono far credere che è giusto cosi' per non dire che non ci sono le risorse... o meglio che non le si vogliono investire nella salute dei bambini... ma non siamo tutti stupidi! un bacio a Fabullo!