Nuovo lavoro.

Si riparte per una nuova settimana di lavoro.

Paulo Aimo è felicemente approdato sul suolo natìo e ancora un pò faceva prima in autostop. Comunque è andata benissimo: ieri pomeriggio, mentre si trastullava a Monaco, ci ha raccontato del taxi.

Era un vecchio Mercedes con un milione giuro un milione di chilometri!!!!!!!!!!! Le robe confortevoli sono ovviamente delle altre, però fa pensare, è davvero un’altra realtà: da noi solo un camion potrebbe camminare altrettanto, nessuno di noi si terrebbe una macchina per così tanto tempo.

La lingua è abbastanza una barriera che non ci permette di chiacchierare bene con la gente, però riconosciamo certe situazioni perchè ce le hanno già raccontate gli amici polacchi.

Anche la città è sorprendente: si trovano interi quartieri, come quello in cui siamo noi, con delle bellissime villette con giardino, ma le strade ancora da fare. Subito prima, verso la città, in quella che doveva essere la vecchia periferia, centinaia di condomini a parallelepipedo, enormi, uguali identici l’uno all’altro, di recente ridipinti a motivi colorati, ma che immagino che fossero tutti sul grigio costante, così nessuno poteva invidiare il vicino.

Ieri pomeriggio siamo stati in centro a vedere la cattedrale: antica, rimessa a posto, con intorno edifici antichi signorili e ristrutturati alternati a catapecchie che non si sa come facciano a stare su. Vecchi negozi all’interno di casette di lamiera e il mega centro commerciale in cui siamo stati ieri mattina a comprare i leggins: 6 euro l’uno. E’ un posto assolutamente nuovo e all’europea, con colonne vetrate e qualunque firma. Avete presente la bolgia della domenica mattina alle Gru di Torino, per esempio? Ecco, qui non c’era nessuno, la cattedrale nel deserto.

La gente è simpatica e cordiale, ci capiamo davvero poco ma sono sempre gentili e ci provano.

Stamattina si riparte con i fisioterapisti e incrociamo pensiamo e preghiamo per una settimana produttiva; voglio tanto darvi delle belle notizie, come capitava in Germania: sicuramente lo vediamo molto più allineato, il lato sinistro è meno “corto”. I fisioterapisti, dispiaciuti, mi hanno detto che vedono dei movimenti al braccio sinistro ma non alla mano; io ho risposto che è meraviglioso, perchè vuol dire che non siamo noi che ce li sogniamo e che sono comparsi da poco più di un mese. Quindi sono stati molto contenti anche loro.

E’ sempre un pò così: chi vede Fabullo per la prima volta osserva tutti i problemi che ci sono e quanto è grave; e non ha idea di come fosse quando siamo partiti per la Florida la prima volta.

Le brioches di Kamila erano meravigliose: e ne abbiamo anche un piattino in camera, non si sa mai.

Buona giornata.

Angela